domenica 5 aprile 2015

L'elfo delle tastiere

La prima volta che ho incontrato Giorgio mi era sembrato una specie di elfo dei boschi, biondissimo e con un labbro inferiore che sembrava il bordo di un gommone che scivolava veloce attraverso il suo sorriso. Si, perché Giorgio sorride sempre, non l'ho mai visto perdere la pazienza. E' un puro concentrato di pacatezza, una specie di saggio che racconta le proprie esperienze mistiche attraverso le sue tastiere. Ricordo la sua prima Roland Juno 106 e cosa era capace di tirarne fuori.



1 commento:

  1. E noi che l'abbiamo conosciuto a Trieste nel suo stupefacente approccio alla vita universitaria abbiamo potuto apprezzare le meraviglie sonore del vostro gruppo e godere di un'intensa parentesi di vita come "antiche tribù, che pregavano di sera la luna .. i fuochi che accesi di notte scacciavano i fantasmi della paura". Momenti bellissimi e musica che per me (pur non essendo più in possesso della musicassetta) è scolpita nella memoria e non svanirà mai!

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