La scoperta

Paolo è un musicista completo, non lascia niente al caso, versatile e poliedrico. Suona la batteria, ma è anche un formidabile percussionista. Devo dire che, dopo una vita a suonare con Antioco, avevo timore che un nuovo batterista potesse stravolgere l'idea che avevo sulle mie canzoni. Invece Paolo è entrato in punta di piedi, con la grazia di un ballerino si è conquistato la scena dando un contributo impeccabile ai nuovi arrangiamenti ed ai nuovi brani.

L'elfo delle tastiere

La prima volta che ho incontrato Giorgio mi era sembrato una specie di elfo dei boschi, biondissimo e con un labbro inferiore che sembrava il bordo di un gommone che scivolava veloce attraverso il suo sorriso. Si, perché Giorgio sorride sempre, non l'ho mai visto perdere la pazienza. E' un puro concentrato di pacatezza, una specie di saggio che racconta le proprie esperienze mistiche attraverso le sue tastiere. Ricordo la sua prima Roland Juno 106 e cosa era capace di tirarne fuori.

A cosa starà pensando?

Io e Marcello ci conosciamo da oltre 30 anni eppure nonostante i concerti, i viaggi e le bevute insieme, per me resta un assoluto mistero. Non capisco mai cosa stia pensando realmente. Nella sua semplicità è un abisso imperscrutabile.

A Memoria

Non ho mai imparato una delle mie poesie, nemmeno quelle di Baudelaire, neanche un verso del Talmud, della Bibbia, del Corano, nè un articolo della Costituzione, nè la formazione della Nazionale campione del mondo in Spagna. Non vedo perché dovrei imparare a memoria uno dei testi delle mie canzoni.

Una vita in transito

Dove eravamo rimasti? 

Ah si, ci eravamo fermati un po' di tempo fa ad ascoltare tutta la musica possibile, a suonarla nei modi più disparati, ad inseguire i fiori nei prati e le nuvole che si specchiano sull'acqua.

Poi siamo ritornati lungo il sentiero.

Ora siamo di nuovo qui.